2014 – 2020
Villa Erica a Locarno

 

La storia di Villa Erica è strettamente legata al sottostante Convento dei Cappuccini – oggi Istituto Sant’Eugenio – che venne fondato nel 1886 grazie ad un incontro fra il primo Vescovo del Ticino Monsignor Eugenio Lachat (da cui il nome dell’Istituto) e Madre Maria Teresa Scherer, cofondatrice della Congregazione delle Suore della Santa Croce di Ingenbohl. Un incontro che diede vita ad un Istituto dove accogliere soprattutto bambini poveri, orfani e sordi, i quali in quegli anni erano numerosi in Ticino.
L’ Istituto Villa Erica si trova ora all’interno di un comparto dedicato all’insegnamento (oltre al citato Istituto Sant’Eugenio, vi sono anche il Centro Professionale Commerciale, l’Istituto Santa Caterina e le Scuole Speciali Cantonali).
La Scuola di Lingue e Commercio di Villa Erica è stata fondata nel 1943 dalle stesse Suore e ha chiuso i suoi corsi nel giugno del 2015. L’edificio, costruito nel 1978 dall’architetto Aldo Guscetti a seguito della demolizione della vecchia Villa Erica, è caratterizzato da un’architettura legata al Movimento Moderno, con struttura in cemento armato e facciate in cemento armato prefabbricato bocciardato.
La struttura si compone di due parti: in quella a monte l’internato, un volume di 7 piani collegati da un’elegante scala in granito monolitico, contiene 61 camere con servizi privati; e ai livelli inferiori la mensa, la cucina, l’aula magna e la cappella; nella parte a valle, di 3 piani, si trovano le 7 aule della scuola e la palestra.
Un bel giardino offre uno spazio ad anfiteatro per la ricreazione delle allieve.
Dopo la chiusura dei corsi, le Suore di Villa Erica hanno messo a disposizione le camere del convitto a studentesse esterne, a badanti e a persone che necessitano in breve tempo o per un breve periodo di un piccolo alloggio.
La qualità architettonica della costruzione e l’ottimo stato di conservazione ci hanno portato ad intervenire in punta di piedi e nel rispetto dello spirito dell’edificio.
Sono stati risanati i tetti, pulite le facciate di beton bocciardato; si è proceduto al risanamento dei servizi sanitari, sono state installate nuove piccole cucine ai piani, ad utilizzo comune degli utenti, e sostituito quella degli spazi privati delle Suore all’ultimo piano; la moquette delle camere è stata sostituita con pavimenti di legno e i locali sanitari sono stati rivestiti con granito della Valle Maggia.
Un nuovo concetto di illuminazione valorizza la presenza del beton a vista bocciardato all’interno; le lampade di arredo originali sono state mantenute e dotate di illuminazione a led; pure il mobilio disegnato per questa struttura è stato ripristinato e conservato.
La messa a norma antincendio è stata implementata mantenendo tutte le parti costruttive originali.

Fotografie: © 2020 Marcelo Villada Ortiz